Di seguito il mio intervento espresso in Consiglio regionale, martedì 15 ottobre.
Il lavoro svolto dal gruppo, che si è occupato dell’interpretazione di un vero contrasto al gioco d’azzardo patologico, ha tenuto alto il livello del “coraggio” con una coesione politica che impone lo stop ad una piaga sociale.
Come spesso è accaduto, ancora una volta Regione Lombardia vuole essere apripista e esempio di eccellenza per tutte quelle regioni che vorranno intraprendere la nostra strada.
Esprimo estrema vicinanza a tutti i Sindaci che sul proprio territorio avranno la possibilità di avere lo strumento atto a contrastare il fenomeno, potranno emettere sanzioni in merito alle violazioni, destinando le somme raccolte ad iniziative per le famiglie che attraversano un periodo di difficoltà per un proprio famigliare affetto da gap, e per la prevenzione.
I comuni inoltre potranno prevedere forme di premialità per i locali “no slot” che potranno essere contrassegnati da un simbolo che li distinguerà per aver scelto di non installare le apparecchiature per il gioco d’azzardo lecito.
L’ emergenza, perché di ciò si tratta, anche sul piano sanitario, doveva avere una presa di posizione efficace nell’immediato, per dare una risposta concreta ad una diffusione tragica di un fenomeno che ha ulteriormente aggravato una situazione già problematica di molti cittadini lombardi.